domenica 27 gennaio 2013

Paesi fantasma ed antichi misteri



Per molti  le bellezze  d'Italia sono le città d'arte come  Roma,  Firenze,  Venezia o Napoli  colme  di strati diversi di storia, cultura e tradizioni  o  metropoli quali Milano  in cui   moda e  stile sono monumenti cittadini.
Ma in realtà in lungo e largo per  questo  stivale di terra si trovano ricchezze dimenticate.
Dall Umbria alle Marche o dalla Basilicata alla Liguria  ci sono  piccoli borghi  rimasti immutati in un tempo non sempre definito, gioielli di un patrimonio che pochi conoscono.  Paesi fantasma che celano ancora  antichi misteri e chi passa di lì non può non viaggiare  con la mente, stregato  dall meraviglioso  scenario che gli si pone davanti.

domenica 20 gennaio 2013

ed il brunch della Domenica ....


nelle domenica di  brutto tempo non c'è cosa più divertente che vedersi a casa  di qualche amico per  un brunch...

lunedì 14 gennaio 2013

Oltre i confini di Barga



  Al mio cantuccio dove non sento se non le reste brusir del gran,
il suon dell'ore viene con vento
dal non veduto borgo montano,
suono che uguale, che blando cade,
come una voce che persuade.
Tu dici, E' l'ora; tu dici, È tardi,
voce che cadi blanda dal cielo.
Ma un poco ancora lascia che guardi
l'albero, il ragno, l'ape, lo stelo,
cose che han molti secoli o un anno
o un'ora, e quelle nubi che vanno.
Lasciami immoto qui rimanere
fra tanto moto d'ali e di fronde;
e udire il gallo che da un podere
chiama, e da un altro l'altro risponde...

 " l'ora di Barga" di  G. Pascoli 




















martedì 8 gennaio 2013

Pronto?? Aspetta mi metto vicino alla cabina che ho più campo...




Spesso non ci soffermiamo a pensare quante cose che fino a  pochi anni prima erano indispensabili ora sono solo oggetti  in bella mostra attorno a noi che attestano  ricordi di un tempo che fu.

sabato 5 gennaio 2013

con un tiepido sole di gennaio ...


Capita raramente.
Ti imbatti in un ambiente, d’improvviso entri in una stanza e il tuo umore cambia.
Come d’incanto ti accorgi di essere diventato sereno, quasi iridescente. Hai la sensazione che tutto è perfetto e che stai entrando in un’altra dimensione, atemporale; è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi e quindi anche l’udito, percepisci un grande, immutabile silenzio, potrebbe anche esserci una festa intorno a te, ma quell’ambiente parla un grande silenzio.
Ricordo nettamente di aver provato questo turbinio di emozioni la prima volta che entrai in un ambiente piccolissimo e mal illuminato del castello di Fontainebleau, Francia .... La giornata era grigia e melensa ma l’atmosfera all’interno dell’ambiente risplendeva incredibilmente. Tutto era come sospeso in una eterna giornata di fine XVIII secolo.
 Queste sono le sensazioni che un ambiente ben progettato può regalarci, anche se non ce ne rendiamo conto: eppure la nostra esistenza comporta il veicolo di un corpo, materia, e continue interazioni con altra materia, con pieni, vuoti, luci, ombre, insomma con il ritmo!
E’ indispensabile possedere il senso del ritmo.
Senza di questo è meglio lasciar perdere.Quando ho progettato interni negli altri continenti ho badato solo al senso del ritmo che è universale, primordiale. Se lo percepisco armonico io – ho pensato – deve arrivare anche alle persone che hanno una cultura e una visione delle cose completamente diversa da me.
Certo è un parto molto difficile. Una sfida nel vero senso della parola che può riuscire anche solo in parte- per questo è cosi importante che un architetto si comporti come fa il regista di un film; perchè solo e solamente lui ha la visione d’insieme della casa, mentre tutti gli altri professionisti ne hanno una parziale, ad esempio il tappezziere si preoccupa di rivestire ogni superficie di tessuto e ritiene sia l’operazione principale dell’arredo.

Ferdinando Fiorini                                                                  http://ffarchitetto.wordpress.com