giovedì 12 settembre 2013

Schiavi del nostro narcisismo

Stiamo vivendo  l'era dei social,  le nuove polis dove tutti  partecipano attivamente parlando liberamente della propria vita,  twittano pensieri, si raccontano in  status,  postano foto di vacanze con amici o pose sexy ed esprimono con semplicità ciò che vogliono.
L'imprenditore ed analista del mondo digitale Andrew Keen  vede questo fenomeno un problema da tenere sotto controllo, l'autore di "Vertigini Digitali " infatti  si scaglia in modo critico sulla rinuncia della propria privacy  a causa del narcisismo imperante ed alla falsa libertà che queste piattaforme dovrebbero regalarci.
Siamo veramente diventati schiavi  del nostro narcisismo tanto da  frammentare la nostra vita in status,  foto e  post  che invece di renderci liberi aprendoci al mondo  ci indeboliscono e minano il futuro della  nostra privacy?


15 commenti:

  1. Un allarme simile, anche se rivolto più alla sfera sentimentale, lo lanciò molti anni fa lo psicanalista Aldo Carotenuto parlando di quelle trasmissioni dove ragazzi e ragazze andavano a "cercare" fidanzati o fidanzate. Diceva: "che società siamo diventati? dove le persone raccontano a milioni di altre persone la parte più intima di se stessi come i sentimenti".
    oggi si è andati oltre il mezzo televisivo ma la domanda rimane "perchè sentiamo il bisogno di condividere gli aspetti più intimi di noi stessi con degli sconosciuti? Solitudine, narcisismo?

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  2. Very interesting. Why do I share my life on my blog? I wonder?

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  3. Hai posto un interessante quesito!
    Non ho letto il libro o le affermazioni di questo sig.Keen ma non credo siamo tutti schiavi del nostro narcisismo. L'uso dei social se in quantita moderata e costruttivo non è poi così nocivo alla nostra identità e privacy. Vero, ci sono poi i casi estremi ma come in tutte le cose. Questi pezzi grossi dell analisi spesso devono sempre generalizzare tutto e rendere ogni fenomeno spaventoso e preoccupante. Comunque una foto stimolante e bella come sempre, complimenti

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  4. la condizione postmoderna ha portato l'uomo da una veloce emancipazione e liberazione all'impoverimento delle relazioni interpersonali, il tutto accelerato dalla globalizzazione che ha contribuito a tale, troppo veloce impoverimento. senza la possibilità di sviluppare "anticorpi" capaci di tamponare.
    solitudine e iper necessità di stimoli. la condizione contemporanea. nomadismo affettivo. tutti ne sono vittime, siamo in pochi a resistere...forse cinque come dici tu ;)

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  5. Jag är en slav till Twitter, Fb, Tumblr och blogs. Eftersom jag är en voyeur och inte för att jag är en slav under min narcissism, jag älskar att titta på vackra saker som andra föreslår.
    Hälsningar från Falun

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  6. Mi piace il gioco dei social come delle POLIS. Secondo me in questa generazione siamo solo più aperti al volerci mostrare, metterci a nudo. Posatre foto e pensieri su Facebook o altri social nascoderà pure solitudine o insicurezza ma anche voglia di dire e mostrare, esprimersi a proprio modo come stai facendo tu con la tua piccola POLIS in espansione :D

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  7. Your photos are great too! Artfully done. Cheers,Mark

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  8. Adoro!
    Completamente sotto il fascino!
    La scelta del nero e bianco è molto giudiziosi!

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  9. a me piace essere schiavo del narcisismo :)

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  10. credo che la vera libertà di questi social sia il poter uscire fuori, giocare e mostrare anche solo dei lati che uno vuole. spogliarsi o rivelare al mondo alcuni tratti della propria vita che di norma resterebbero nascosti per pudore o dovere civile. Il considerare tutto questo come un minare la propria Privacy è troppo, sicuramente si restringe per certi versi ma non la si mina, anche perche siamo noi a scegliere il filtro di informazioni da condividere

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