Vi presento "Aloha Oe"

Il mondo della street-art mi ha sempre  affascinato e credo lo si capisca dai vari riferimenti o da alcune  location che  utilizzo nelle mie foto. Mi piacciono quei tratti distintivi degli artisti , le tecniche utilizzate, i messaggi racchiusi nei lavori e sopratutto l'esposizione delle opere su  spazi a volte non convenzionali.
Sapere  poi  che  un artista come Aloha  ha  rielaborato una mia foto, rendendola  una di queste creazioni  all' interno della URBAN PORTRAIT al ex cineteatro Volturno Occupato, non ha prezzo.

"Urban Portait" è l'esposizione presentata dalla a.DNA project in collaborazione con  OFF   il 7 febbraio a Roma, per la quale ogni artista partecipante ha creato un  lavoro inedito, avendo come  unico limite la scelta del supporto: una mappa della città o del quartiere che  più ha influenzato la propria esperienza artistica e di vita.
Una vera e propria urban area personale che da modo all'osservatore di guardare l'agglomerato urbano attraverso gli occhi critici e pungenti di uno street artist. 


Uno dei tanti  artisti  presenti all'esposizione è Aloha Oe, di origini campane ma adottato da mamma Roma da più di venti anni, come molti street artist ama lasciare  il segno in più luoghi e città, le sue opere sono la fusione di tecniche diverse, quali lo  sketch  a penna biro e la pittura  con pennelli e smalti su carta o parete a seconda delle situazioni.  
Tutto ciò che lo circonda diviene  per questo street artist fonte di ispirazione: oggetti, situazione o  foto  sui social network.

Il  messaggio che più traspare dalla sua arte è un affascinante posizione di denuncia specie riguardo ai diritti civili delle persone ritenute disabili, inferme, socialmente non integrate o omosessuali.

Ma credo  che  la miglio  definizione dep  suo stile sia  nella  frase di descrizione del suo profilo.
 "La sua arte è  sfrontata, scorretta, iconoclasta e mescola un immaginario omoerotico a suggestioni camp, con lo scopo di produrre uno shock estetico."

https://it-it.facebook.com/alohao3